Health Professionals Magazine

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ISSN 2282-3425 (Print)
ISSN 2282-6157 (Online)

Volume: 1 - Fascicolo: 2 - Anno 2013

Applicazione di un sistema sensibile e specifico di real-time PCR per il dosaggio del DN A covalente chiuso circolare (cccDN A) nelle biopsie epatiche di coloro che sono stati sott oposti a trapianto di fegato per epatopatia cronica da HBV
A sensitive and specific quantitative real-time PCR assay for detection of covalently closed circular DN A (cccDN A) in liver biopsies for HBV persistence and recurrence disease risk after liver transplantation due to HBV -related cirrhosis


di Marcuccilli Fabbio, Ciotti Marco, Lenci Ilaria, Tisone Giuseppe, Di Paolo Daniele, Angelico Mario, Perno Carlo Federico

Il cccDNA è una isoforma del virus dell’epatite B, implicata nella ripresa della replicazione virale nei soggetti trapiantati di fegato, affetti da epatopatia cronica da HBV. Il trapianto stesso non garantisce l’eradicazione del virus, per cui è seguito in assenza di una specifica profilassi da un alto tasso di recidiva, fino all’80%. Le linee guide, ai fini di prevenzione della recidiva da HBV prevedono la combinazione di immunoglobuline e analoghi nucleosidici capace di ridurre i tassi di recidiva al di sotto del 10%. Pertanto con il presente studio si è voluto andare ad evidenziare in forma qualitativa e quantitativa se il cccDNA persiste nel fegato dei pazienti trapiantati, sottoposti ad una profilassi posttrapianto convenzionale attraverso una metodica altamente sensibile e specifica come la real-time PCR.
Per validare tale metodo abbiamo testato 44 biopsie epatiche, di 44 pazienti sottoposti a trapianto di fegato, in quanto affetti da cirrosi correlata all’epatite B. (33 uomini/11 donne, età media 55 anni, di cui 18 infettati da HBV, 11 coinfetti HBV/HCV e 15 coinfetti HBV/HDV. Tutti i pazienti hanno ricevuto i.v. immunoglobuline e Lamivudina dopo il trapianto con una media di follow-up di 88±40 mesi; tre di questi hanno ricevuto Adefovir e Lamivudina prima e dopo il trapianto. Per quantificare il cccDNA è stata creata una curva standard avvalendosi del plasmide pAM6 e allo stesso tempo sono state utilizzati delle biopsie come controlli positivi e negativi. Tutte le biopsie sono risultate essere undetecbale al cccDNA, ad eccezione di una.
Questo saggio di PCR real-time specifico e sensibile per la rilevazione del cccDNA, potrebbe rappresentare uno strumento utile per predire il rischio di recidiva HBV post-trapianto, nonché predire l’interruzione della profilassi post-trapianto.


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